Calamari e totani sono molluschi cefalopodi molto simili e al primo sguardo risulta difficile distinguerli. Scopriamo insieme quali sono i dettagli su cui dobbiamo soffermarci per non confonderli.
Calamari e totani: scopriamo le 3 differenze
Diversi anche nel prezzo: i totani hanno un costo inferiore
Colore, pinne e penna
Per distinguere calamari e totani osserviamo innanzitutto la diversa pigmentazione: i calamari sono di colore rosa violaceo, a volte con sfumature di rosso. I totani sono invece più chiari, color marrone-arancione. Se ci troviamo davanti ad esemplari già spellati e quindi puliti, dovremmo soffermarci ad osservare le pinne laterali. Quelle del calamaro sono delle membrane poste ai lati, a partire da metà lunghezza e sembrano delle ali. Il totano invece le ha più corte e triangolari, e si trovano nella parte finale del corpo. Il terzo elemento che dobbiamo osservare è il gladio, o penna: è più spesso nei calamari, soprattutto nella parte centrale.
Somiglianze
Sia i calamari sia i totani vivono per lo più in fondali sabbiosi o fangosi e risalgono in superficie nei periodi freddi, solitamente da novembre a marzo. Inoltre, entrambi producono inchiostro di colore blu scuro.
Le differenze a tavola
Un’altra delle principali differenze tra calamari e totani si scopre a tavola e risiede nel gusto e nella qualità delle carni. Il calamaro è più pregiato, dalle carni più morbide. Il totano invece ha carni più dure e spesso gommose. E’ questo che giustifica anche la differenza di prezzo: il totano ha un costo inferiore. Entrambi si prestano bene ad essere preparati seguendo cotture lunghe a temperature basse o molto veloci ad alte temperature, come la frittura.